Narrativa e Generi

Numero di Parole, Battute, Cartelle

Ho scritto un libro di trecento pagine!

Ecco… no.

Come si calcola la lunghezza di un dattiloscritto?


I parametri ufficiali sono tre:

  • Parole
  • Battute
  • Cartelle
Numero di Parole
  • È ottenibile con la funzione “conteggio parole” di qualunque word processor.
  • Può sembrare un conteggio impreciso, ma in realtà la media tra tutti gli “e” e tutti i “psiconeuroendocrinoimmunologia” del libro, rendono una stima abbastanza accurata.
  • È la misura standard usata in quasi tutto il mondo per definire la lunghezza di un’opera.

In quasi tutto il mondo.

Numero di Battute
  • A sua volta ottenibile con la funzione “conteggio parole”, è preferito come unità di misura in Italia.
  • La battuta è, come dice il nome, il singolo carattere inserito nel testo.
  • Molti concorsi, editori o agenti specificano “battute spazi inclusi”, anche se si tratta di una ridondanza che non dovrebbe essere necessaria.
Numero di Cartelle

Dico sul serio, ma chi l’ha inventato?

  • È un valore basato sul numero di battute, è usato in pochissimi paesi (tra cui ahimè l’Italia) e sembra essere stato ideato apposta per creare confusione.
  • Esistono cartelle editoriali e cartelle commerciali, così come esistono valori diversi applicati a seconda dell’esigenza.
  • Per le cartelle editoriali, i valori più utilizzati sono 1800 battute e 2000 battute per cartella. Spesso troverete il primo valore quando chiedete un preventivo per dei servizi di editing, mentre il secondo valore quando inviate un manoscritto a un editore.
Valori di Conversione

Hai bisogno di convertire in fretta il numero di parole o battute del tuo manoscritto? Ecco alcuni valori di conversione!

  • 6 battute sono la media per una parola
  • 307 parole sono la media per una cartella da 2000 battute
Quale di questi valori utilizzare?

Personalmente, quando parlo con i colleghi (che preferiscono questo metodo, s’intende) o quando conteggio il mio progresso giornaliero preferisco usare il numero di parole, perché mi consente di capire al primo impatto con che tipo di opera ho a che fare.

In Italia però i sistemi di conteggio standard sono battute e cartelle. Visto che quest’ultimo valore è sempre un punto di domanda, uso sempre il numero di battute: non si può sbagliare.

E il numero di pagine?

Dimenticatelo!

Mai e poi mai conteggiare la lunghezza della propria opera usando il numero di pagine!

Si tratta di un valore estremamente impreciso, influenzato da troppe variabili: tipo e dimensioni del font, foglio A4 o A5, spaziatura, interlinea e margini.

Spesso le case editrici richiedono uno standard per la presentazione dei manoscritti (Times New Roman 12, formato A4 e interlinea doppia), ma mi è capitato spessissimo di leggere linee guida con altri font, altri formati (A5, per esempio), o interlinea singola).

Se presenti il tuo dattiloscritto usando il numero di pagine, rischi di dare un’impressione poco professionale. Per fugare ogni dubbio, è sempre meglio usare il numero di battute.

Sì, spazi inclusi.