“Non usare questo tono con me!”
Hai notato come ogni storia è in grado di lasciarti addosso una sensazione particolare? Un retrogusto diverso? Sto parlando dell’atmosfera, che a sua volta è generata da una combinazione di tono e stile.
Il tono è dato dal comportamento del narratore (che, ricordiamoci, in narratologia moderna corrisponde con il punto di vista del personaggio) nei confronti degli eventi, dell’ambientazione e degli altri personaggi.
Le parole che usiamo hanno un impatto cruciale sull’interesse del lettore. Un libro può essere anche ben scritto, con tutti gli elementi di trama, personaggi e ambientazione al loro posto, ma se il tono è carente, rischierà di esserlo anche il resto.
A cosa serve il tono?
A rivelare delle intenzioni, oppure a nasconderle.
Il tono che usiamo scatena una risposta emotiva nel lettore: dobbiamo cercare di mirare al controllo assoluto di ciò che trasmettiamo. Questo si applica innanzitutto nella comunicazione di ogni giorno.
Se il tuo capo ti manda un messaggio con scritto “Quando hai cinque minuti ti devo parlare”, suonerà ben diverso da “Hai cinque minuti fare per quattro chiacchiere?”. La prima domanda mi fa scattare quaranta campanelli d’allarme e battere il cuore a mille (beh, io sono particolarmente ansiosa), nel secondo caso rimarrò – tendenzialmente – rilassata.
Immagina di chiedere qualcosa a una persona a cui tieni. Le risposte sono: “ma certo”, “assolutamente sì”, “ok”, e un maledetto pollice in su. Tutte significano ‘sì’, ma il sottotesto cambia brutalmente.
Questa magia è possibile grazie al tono.
E purtroppo, spesso il nostro tono non trasmette quello che davvero intendiamo dire.
Mentre in un film è facile gestire l’atmosfera con luci, filtri e colonna sonora, uno scrittore non ha questi trucchi a disposizione. Ha solo le parole, come le sceglie, e come le trasforma in frasi.
E allora come possiamo lavorare sul nostro tono per ottenere un risultato efficace?
Atmosfera
L’atmosfera è ciò che il lettore percepisce mentre legge la scena.
Così come quando parli con qualcuno, il tono nella scrittura influenza la reazione e la risposta dell’interlocutore (o lettore, in questo caso). Se il pezzo suona cupo, teso, il lettore rispecchia quelle emozioni e si prepara a provare tensione. Se l’autore trasmette rabbia attraverso ogni parola, il lettore dovrebbe sentirla riecheggiare dentro di sé.
Insomma… facile come alzarsi la mattina con il sorriso.
Comportamento del personaggio
Una scena raccontata attraverso il punto di vista del protagonista può assumere toni paurosi o spericolati, distaccati o increduli, petulanti o arroganti. Attraverso gli occhi del personaggio, la storia assume nuove sembianze. Probabilmente, la stessa situazione nella realtà ci farebbe scaturire emozione diverse, ma quando il lettore diventa il personaggio stesso, dovrebbe anche riuscire a provare emozioni simili.
Il tono è un ottimo device narrativo per rivelare la personalità del protagonista e le sue motivazioni. Come risponde a una determinata situazione rivela molto del suo carattere.
Attenzione: anche ciò su cui si focalizza per prima l’attenzione del personaggio è cruciale per il tono. Se entrando in una stanza con un cadavere e un dildo di gomma, il protagonista si focalizza su quest’ultimo, probabilmente è uno dei miei personag… ehm, probabilmente è abituato agli omicidi!
(Pro-tip: questa è anche una tecnica di Show Don’t Tell!)
Reazioni
Un modo ancora più preciso per stabilire il tono di una storia (anche attraverso un superbo uso dello Show Don’t Tell) è mostrare le reazioni del personaggio a determinati eventi o rivelazioni. Indifferente, confuso, emozionato, disperato?
Stile
Il tono è ottenuto tramite la scelta delle parole e il loro ordine, la sintassi e come decidiamo di costruire la frase. Questo ne determina la cadenza.
Il tanto famigerato stile non si limita solo a essere “moderno”o “immersivo”, ma è costituito da un arcobaleno di possibilità.
Voce
Usa la tua voce. Ho scritto un articolo dedicato alla voce ed è un concetto complesso. Se ne hai una e ne sei consapevole, usala: è una delle tante ragioni per cui un lettore ti rimarrà fedele.
La scelta delle parole
Diverse parole con lo stesso significato possono trasmettere un tono diverso. Il senso che diamo alle frasi e alle parole determina il tono. Se dico “capanna in un bosco” la mia mente pensa subito a pace, armonia e tranquillità, ma in un contesto di narrativa horror potrebbe trasmettere pericolo, isolamento, paura. Dipende tutto dalle parole che usiamo e dal contesto in cui sono inserite.
Elementi e percezioni
Come reagisce il protagonista a odori, suoni, tatto? Questi elementi possono cambiare il tono. Una squillante risata di un bambino in un parco giochi in pieno sole ha tutto un tono diverso dalla risata di un bambino in un cimitero a mezzanotte.
Dettagli e descrizioni
Una situazione può essere descritta in una maniera generale, atona, oppure può avere infinite sfumature.
Per esempio: “Il mio collega è morto” può diventare “il mio collega è stato investito da un ubriaco alla guida” o “il mio collega è perito sconfiggendo il signore oscuro” o “il mio collega è stato soffocato da un cagnolino che non smetteva di leccargli la faccia”. Ognuna di queste frasi ha un’atmosfera diversa che definisce il tono di quello che abbiamo scritto.
Con dettagli più precisi, il tono si fa anch’esso più specifico.
Punteggiatura
La punteggiatura può avere un grande impatto. Frasi lunghe, ricche, complesse, trasmettono una determinata sensazione. Punteggiatura frequente, numerosi “a capo”, frasi brevi e d’impatto, sono più mirate a creare tensione, a lasciarti con il fiato sospeso.
Stabilisci il tono dalla prima riga
Per questo punto, ti consiglio di leggere il mio articolo sull’incipit e il mio articolo sulla prima frase!
Coerenza
Cerca di mantenere un tono che funziona dall’inizio alla fine del libro.
Non dimenticare che il tono deve rispettare la coerenza del personaggio e del momento. Se un personaggio è felice, tutte le sue azioni, i suoi pensieri e le parole che dice dovrebbero riflettere quella gioia.
Se ti sembra che una scena non funziona proprio come dovrebbe, forse c’è un’incoerenza nei toni o nell’umore. Ed è qui che i beta reader possono aiutarti a percepire se c’è qualcosa che non funziona.
Qualunque cosa tu scelga di fare, non ti ossessionare in prima bozza. Il tono e l’atmosfera si aggiustano e consolidano nelle numerose fasi di revisioni, alpha-beta-gamma lettura, e negli editing professionali.